martedì 27 dicembre 2011

Anno giudiziario 2012







..PERCHE' LA GIUSTIZIA E' PIU' UGUALE PER TUTTI!

Tratto da Wikipedia:

L'Anno giudiziario, nell'ordinamento giudiziario italiano, è il periodo di tempo, corrispondente all'anno solare, nel quale è scandito lo svolgimento dell'attività giudiziaria, attraverso la fissazione del cosiddetto calendario giudiziario.

L'inizio dell'Anno giudiziario è celebrato con apposite cerimonie solenni (nelle quali i magistrati indossano le toghe cerimoniali di colore rosso e bordate d'ermellino) presso la Suprema Corte di Cassazione e presso le corti d'appello dei Distretti giudiziari italiani.

Le cerimonie inaugurali sono occasione di prolusioni dei massimi esponenti dell'ordine giudiziario circa lo stato dell'amministrazione della giustizia nel territorio di competenza.

Visto che siamo vicini all'inizio del nuovo anno giudiziario vorrei fare un paio di precisazioni che scaturiscono da esperienze passate sulla mia pelle e rivolte ai neo laureati in giurisprudenza e a tutti quelli che (fortunatamente) non hanno mai avuto a che fare con la (in)giustizia italiana.

Come primo punto, la giustizia in italia è come la sanità...è meglio non averne a che fare.

Il secondo punto, da tenere sempre ben presente e del quale le istituzioni invece se ne sono sempre infischiate, e' che la giustizia si esercita sostanzialmente in funzione della disponibilità finanziaria che l'individuo ha per affrontare i tre gradi di giudizio. Chi non ha soldi non si puo' permettere di affrontare processi di secondo o terzo grado ed e' costretto quindi a fare buon viso a cattiva giustizia. Il concetto e' molto semplice ma l'ordinamento giuridico italiano se ne frega altamente di ciò, alla faccia della democrazia.

Terzo e più importante punto, il giudizio varia a seconda di come si alza il giudice di turno la mattina della nostra udienza. Spesso si trovano giudici che ti guardano in faccia blaterando qualcosa che è lontano anni luce dal contesto della causa in corso. Giudici che in cause di separazione alla terza o quarta udienza parlano di bambini a coniugi che di figli non ne hanno. Giudici che parlano di assegno di mantenimento a padri che manco lavorano. Queste cariatidi, oberate di lavoro e con stipendi medi oscillanti tra i 5 e 7 mila euro, oltre a non vergognarsi, non fanno il bene della società. Non sarebbe ora di mandarli a casa?

Thanks to: wikipedia

Nessun commento: