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(ANSA) - ROMA, 21 FEB - Nuova giornata di rialzi per i prezzi dei carburanti con la verde che sfonda quota 1,4 euro al litro. Secondo l'aggiornamento di 'Quotidiano Energia' la Esso ha rimesso oggi mano ai prezzi di vendita consigliati ai propri gestori portando la senza piombo a 1,401 euro al litro, vicinissima cioe' a nuovi record storici.
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I rincari questa volta hanno come scusa l'aumento del greggio che ha toccato quota 100 $ al barile.
Ma...facciamo 2 conti.
Vi ricordate l'anno scorso quando a seguito dei continui rincari della benzina i gestori degli impianti hanno sventolato il dettaglio con la ripartizione % dei costi?
Il costo vivo del prodotto, se leghiamo il ricavo dei petrolieri e dei gestori al prezzo della materia prima, e' il 37,8% del totale (prezzo alla pompa).
Bene, in quel periodo il petrolio stava a poco meno di 60 $ al barile, che quindi se lo usiamo come riferimento possiamo dire che oggi il costo vivo del prodotto e' aumentato del 66%.
Questo aumento pero' concorre solo alla quota del 37,8% sul prezzo alla pompa.
In altre parole se tenessimo ipoteticamente bloccate iva e accisa, il 37,8% dovrebbe diventare un 50,3% e quindi per riallineare le proporzioni l'aumento del prezzo alla pompa sarebbe del 12,5%.
Se ci riferiamo al prezzo medio alla pompa indicato nel grafico (1,241) il prezzo di oggi dovrebbe essere 1,396 €/litro.
Ecco quelli reali:
http://www.newstreet.it/prezzi_benzina_gasolio.html
Alla fine abbiamo un prezzo superiore a quello calcolato, ma solo di 3 millesimi di euro.
Possiamo invece dire che le compagnie hanno tutte prezzi allieati, con un'oscillazione massima dello 0,2%, il che farebbe presupporre che facciano cartello.
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