sabato 31 marzo 2012

EPSON EPL-5500 su Windows 7 (x64)














Siamo alle solite, i sistemi operativi avanzano ed i vecchi dispositivi si buttano perche' non piu' compatibili.
Dopo aver installato Windows 7 (x64) mi sono impuntato a voler continuare ad usare la mia stampante laser EPSON EPL-5500 opportunamente collegata ad un print server.
Dopo aver passato un paio di giorni interi a cercare driver per questa stampante compatibili con sistemi x64 senza trovare nulla, ho provato ad installare la stampante utilizzando driver EPSON di stampanti simili, gia' compresi nel pacchetto driver del sistema operativo.
Anche qui non ho avuto fortuna, tutti i driver che ho provato sputacchiano qualche carattere geroglifico sulla carta e mandano in errore la stampante.
Stavo quasi per arrendermi quando mi si e' accesa la classica lampadina.
Sono andato a vedere sul manuale della stampante per verificare che tipo di emulazioni avesse e trovo una classica emulazione HP LaserJet 4 (PCL).
Ecco quindi la soluzione, per chi ne avesse necessita'.
Basta installare la stampante andando a scegliere tra i driver di Windows Seven la HP LaserJet 2200 (PCL5).
Una volta installata la stampante bisogna andare nelle proprieta' stampante -> impostazioni dispositivo e cambiare la modalita' grafica da vettoriale a raster.
Et voila'!
Alla faccia di EPSON e di MICROSOFT.

giovedì 22 marzo 2012

Dimmi quando.. quando.. quandooo....



Ancora una volta mi trovo a sbroccare a causa delle date di scadenza dei prodotti.
E' mai possibile acquistare vasetti di derrate alimentari ben dentro la data di scadenza e scoprire che possono solo essere buttate nel secchio?
In Italia si'!

Esempi pratici (senza fare nomi):

- pesto alla genovese: vasetto sotto vuoto (forse) che appena aperto sembra un vulcano e rigurgita materiale verde di odore nauseabondo.
Probabilmente anziche' fare il vuoto, per non lasciar comprimere la capsula a verifica del sotto vuoto e' stato riempito il vasetto all'inverosimile.
(prendete un vasetto, immergetelo in olio e chiudetelo con il suo coperchio sotto il battente d'olio. Vedrete che il sistema di verifica del sottovuoto non funziona)

- acciughe sotto sale: per conservare cosa c'e' meglio del sale? Quando pero' vai a scolare le acciughe sotto l'acqua corrente ti resta in mano solo lo scheletro delle acciughe.

- cetrioli in agro dolce: qui non c'e' scheletro, semplicemente i cetrioli che sembrano belli visti dal vetro, risultano poi di una consistenza simile alle pere cotte...ma molto cotte!

Tutti i prodotti sopra citati erano di note marche, ben dentro le date di scadenza ed acquistati in supermercati rinomati e non hard discount.
Purtroppo il consumatore ha una cattiva percezione della freschezza di prodotti a lunga conservazione.
Quando i prodotti hanno una scadenza piuttosto lunga (sei mesi ed oltre) diventa difficile capire se sono freschi oppure no.
Se prendiamo ad esempio l'olio d'oliva, tutti sono bravi a vedere che non sia scaduto, ma un olio "fresco" ha una data di scadenza di oltre 12 mesi, che significa oggi acquistare una bottiglia di olio con scadenza ALMENO marzo 2013.
Provate a guardare sugli scaffali dei supermercati quanti hanno bottigile di olio "fresco".
A tutela del consumatore non sarebbe difficile imporre ai produttori di riportare la data di confezionamento oltre a quella di scadenza?
Spendendo una parola in piu', la stessa cosa sarebbe da fare anche sui farmaci.
Quante volte abbiamo acquistato un farmaco "vecchio" seppur entro la data di scadenza, senza accorgercene?
Troppe.
Non e' ora di smetterla a tirare fregature ai consumatori?