venerdì 11 maggio 2012

GATTI: Note all'acquisto

Alcune note per chi pensa o ha in progetto di acquistare un gatto di razza.

Oggi vorrei fare un po' di chiarezza sulla compravendita di gatti di razza.
Chi ha approcciato l'acquisto di un gatto avra' notato come i prezzi sono estremamente variabili e comunque tutti molto alti.
La prima domanda da porsi e' se non e' il caso di adottare e quindi migliorare nettamente la qualita' della vita di uno di quei poveri gatti che popolano i gattili.

Salvatemi dal gattile!
Se l'amore per i felini ci porta comunque a scegliere un gatto di razza ci troveremo in una situazione piuttosto ambigua dettata dal mercato.
Prima di tutto noteremo come tantissimi allevamenti si dichiarano "amatoriali" quando invece molto spesso (purtroppo) di amatoriale hanno poco e la gestione dell'allevamento e' improntata piu' al guadagno che non al puro amore per i gatti.
Per questo si cerca di tenere quanto piu' alto possibile il valore di vendita del gatto in questione ed anche i buoni propositi di non avere piu' di una cucciolata all'anno per ogni femmina (per non stressarla eccessivamente) ogni tanto va a farsi benedire.
Diversi allevatori quindi vendono i propri gatti con la clausola del "non breeding" (breeding = riproduzione).
Vendono cioe' il gatto a condizione che l'acquirente si impegni per iscritto a non far accoppiare il gatto, ed a sterilizzarlo entro una certa data (solitamente a 1 anno di eta').
Il vero passaggio di proprieta' del gatto avviene percio' solo ed esclusivamente a seguito della comprovata sterilizzazione dell'animale, pena la recessione del contratto e la richiesta di restituzione dell'animale all'allevamento.

Cucciolo Maine Coon

Questo per evitare una eccessiva proliferazione di una certa razza, che aumentando l'offerta "romperebbe il mercato" (frase presa dal linguaggio del marketing) riducendone di conseguenza il prezzo di vendita.

Bisogna pero' tenere presente che praticamente tutti gli allevamenti sono iscritti ad associazioni tipo FIAF, ANFI, AFI, AFEF, WCF, ecc. tramite le quali partecipano ai concorsi e rilasciano i pedigree dei loro felini.
Queste associazioni seguono una certa deontologia, quindi secondo i loro regolamenti i gatti devono essere venduti con la clausola del "no breeding" solo ed esclusivamente in caso di gravi malformazioni o malattie genetiche accertate e molto ben documentate.
Questo e' logico e serve ad evitare per quanto possibile la procreazione di gatti destinati ad ammalarsi ed a soffrire inutilmente.
A mio modesto avviso questi Signori allevatori per correttezza verso le associazioni e verso gli altri allevatori dovrebbero essere interdetti a tali associazioni ovvero dovrebbero essere radiati se trovati ad applicare la clausola del "no breeding" su gatti perfettamente sani ed esenti da problemi.

Ora vorrei passare ad un aspetto meno elevato, ma molto pratico.
I gatti nella maggior parte degli allevamenti "amatoriali" vengono spesso venduti senza alcuna fattura, scontrino fiscale, o scrittura privata evadendo di fatto le imposte (se proprio vogliamo parlare anche dell'evasione fiscale) e senza pedigree.
In pratica (scusate il parallelismo piuttosto grezzo) e' come acquistare un'automobile in nero e senza targhe ne' libretto.
Il pedigree' in alcuni casi viene dato come optional ad un prezzo che scoraggerebbe molte persone, quando invece il costo del pedigree e' di meno di 20 €...e non veniamo a tirare in ballo l'affisso, che e' onere dell'allevatore e non deve ricadere sulla vendita del cucciolo (e' come se l'ICI della concessionaria la facessimo pagare a chi compra l'automobile).
Ricordiamoci sempre che il pedigree e' l'unico documento che certifica la razza dell'animale che compriamo.
Non ha senso acquistare un felino convinti che sia di una certa razza solo perche' lo sostiene verbalmente l'allevatore (che oltretutto e' palesemente di parte)!
Comprereste un maglione di ARMANI a 150 € senza etichetta solo sulla fiducia del negoziante? Rischiereste di avere addosso una cineseria pagata 8 volte il suo prezzo reale!

Parliamo infine dell'aspetto sanitario, che e' importantissimo e vale per qualsiasi animale, anche non di razza!
Ho letto e sentito troppo spesso di allevatori che "garantiscono" a voce il perfetto stato di salute dei propri felini e delle relative cucciolate ma tenendo segreti i documenti relativi ad esami e vaccinazioni o mostrandoli ma con estrema reticenza ed invocando la fiducia.
Raccomando a tutti invece, di pretendere sempre una copia di tutti gli esami e vaccinazioni fatte dai genitori della cucciolata in esame e di verificare preliminarmente questi documenti tramite un veterinario di vostra fiducia controllando che non siano stati dimenticati esami determinanti per la buona salute della cucciolata.
Leggerezze su questi argomenti si rischia di pagarle care a posteriori quando poi ci si trova un cucciolo al quale ci si e' affezionati e che sta male o muore improvvisamente.
Siate inamovibili su queste cose..sulla salute non si scherza, nemmeno su quella dei gattini!

1 commento:

Pincopallo ha detto...

Ben detto. La clausola nel contratto di vendita che obbligherebbe l'acquirente a sterilizzare l'animale dopo l'acquisto, è vessatoria.
L'animale in Italia è considerato un bene di consumo, quindi la vendita è regolata dalle Leggi sul consumo. In particolare l'art 30 e 36 sono chiari.

Comunque ho visto che gli allevatori 'seri', quelli più informati, sanno che in tribunale la clausola non reggerebbe, emntre il contratto sì (cioè la vendita rimarrebbe valida a tutti gli effetti), quindi sterilizzano prima di darlo.